APRIRSI ALLA MERAVIGLIA
ZIANO PIACENTINO (PC) 25 GIUGNO 2023
DALLE 9.30 ALLE 18.00

Laboratorio esperienziale
La meraviglia viene da uno sguardo in pienezza, in presenza autentica
e per questo è così affine alla poesia che a sua volta è sguardo magico,
voce e preghiera che rivela, nell’ordinario, lo straordinario.
~ Mariangela Gualtieri
Nel nostro quotidiano dimora una dimensione sottile… uno stare al mondo aperto, lento, presente, vivo. Uno sguardo attento e ricettivo può essere per noi fonte di meraviglia e vitalità, attraverso la riscoperta dei nostri sensi.
Questa giornata esperienziale ci porterà ad affinare la nostra percezione, per cogliere la meraviglia e le sue delicate sfumature, sfiorando e assaporando anche gratitudine e bellezza.
Nostri speciali compagni nel viaggio di esplorazione saranno: la poesia, il gioco, l’espressione corporea, la danza, la scrittura, il canto, l’arte, il silenzio e il creato.
Il laboratorio sarà condotto da Luisita Fattori, pedagogista della gioia e formatrice in Spiritualità del creato
LUOGO: Operai della Grazia – Centro LA VITE E I TRALCI onlus – 29010 ZIANO PIACENTINO (PC) – Località Albareto 18
➔ PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI: 3683647479 oppure info@operaidellagrazia.it
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
9.30 – 11: Risvegliare, sentire e danzare il mio corpo nella meraviglia (espressione corporea, canto e danza)
11: pausa
11.15 – 13: Aprirmi alla meraviglia ->pratiche in natura (gioco, arte del movimento e teatro)
13: pranzo
14.45 – 16.30: Fiorire nella gratitudine (poesia, scrittura e arte come meditazione)
16.30: pausa
16.45-18: Esplorare e assaporare la bellezza (scrittura poetica, danza e canto)
Si tratta di ritornare a incantarsi per l’oltre. La meraviglia viene da un indugio, da una capacità di rallentare e sostare. Indugiare alla soglia delle cose. La fretta è lontana dalla meraviglia. La fretta che ci consuma è parente stretta della voracità. La meraviglia ha bisogno di sosta, di tempo, del tempo della contemplazione, ha bisogno di lentezza. (Angelo Casati)
Lo stupore ci conduce al di là della semplice conoscenza. Ci conduce alla saggezza. Lo stupore apre la porta della nostra anima, dei nostri cuori e delle nostre menti. Lo stupore è più grande di noi, proprio come il sacro è più grande di noi, e raggiunge la trascendenza. Esso provoca esperienze memorabili, risvegliando reverenza, rispetto, gratitudine. Lo stupore libera. Lo stupore e l’amore vanno a braccetto. È difficile provare stupore e non provare amore. Abbiamo bisogno di adulti che lascino entrare lo stupore nella loro coscienza, nelle loro storie e nella loro scienza. Adulti che vivano nello stupore, quello che A. Heschel ha definito sorpresa radicale. (M. Fox)