processo associativo

Co-creare: il potere di generare vita nuova

Processo assembleare di ri-strutturazione.

Sono ormai 7 anni che insieme cerchiamo di promuovere la conoscenza e l’esperienza della Spiritualità del Creato in Italia.

E a questo punto ci stiamo chiedendo quali siano le linee di sviluppo della nostra vita associativa: Come possiamo espanderci? Come far arrivare il nostro messaggio lontano? Come includere più persone? Come condividere il carico del lavoro volontario che ogni associazione comporta?

L’attuale direttivo si è fermato a riflettere.

Abbiamo cercato di ricordare i passaggi che ci hanno portato fin qui, gli errori commessi nel passato, le scelte che si sono rivelate efficaci. Abbiamo anche tenuto in considerazione l’esperienza che ciascuno di noi ha avuto in altre associazioni e gruppi. E ci siamo resi conto che esistono dinamiche disfunzionali tipiche in ogni associazione, ma che noi non vogliamo ripetere.

Seguire la Spiritualità del Creato significa immetterla anche nelle strutture sociali e istituzionali, come il direttivo e l’assemblea di una associazione, e non soltanto agirla privatamente.

Per questo abbiamo aperto un percorso di riflessione collettiva sul tema del potere con i nostri soci e le nostre socie.

I nostri tempi sono caratterizzati da una diffusa tendenza a cedere il potere ad altri: sia che essi siano banchieri, avvocati, medici, esperti di turno, preti o guru, politici, conduttori televisivi, scienziati o pubblicitari… la crisi appare evidente. Abbiamo urgente bisogno di recuperare il nostro personale potere. (Matthew Fox, Sins of the Spirit. Blessings of the Flesh)

Come agenti del cambiamento sociale, possiamo finire per fare più danni che benefici se non adottiamo un certo approccio alla nostra spiritualità (…) Se per prima cosa non cambiamo radicalmente la nostra spiritualità, non agiremo in modo efficace; anzi, potremmo finire per contribuire allo status quo. (Marshall B. Rosenberg, Il cuore del cambiamento sociale)

Stimolati da queste due citazioni, abbiamo avviato nell’associazione un processo attorno al nodo del “potere”. Ogni tipo di relazione è intrisa di potere e si gioca sulle sue dinamiche.


Ma cosa intendiamo con la parola “potere”?


Abbiamo, quindi, aperto questo percorso con un brainstorming su questa parola, per lasciar emergere innanzitutto le sue molteplici sfaccettature semantiche a partire dai vissuti personali.


Ci siamo poi soffermati su due accezioni particolari: “controllo” e “competizione”. Cosa evocano in noi? Che sensazioni suscitano? Cosa proviamo nel corpo, quando le sentiamo? Abbiamo usato parole e colori per riportare su un foglio quanto emergeva, per poi condividerlo liberamente con le altre persone presenti all’incontro.


Quindi, collegandoci alle due metafore (la scala di Giacobbe e il Cerchio di Sara) che Matthew Fox usa nel libro Compassione. Spiritualità e giustizia sociale, abbiamo mostrato ai presenti “La danza” di Henri Matisse e “La scala di Giacobbe” di Marc Chagall, confrontandoci su cosa ciascuna delle due opere evocava in noi, in relazione al tema del potere.


E proprio perché ciascuno di noi ha fatto, e fa quotidianamente esperienza del potere (sia agito che subìto, sia energizzante che frustrante), abbiamo dato molto spazio alla condivisione libera dei nostri personali vissuti e ne è emerso un profondo donare e ricevere carico di umanità.

Ora, dopo alcuni mesi di lavoro, abbiamo sentito il bisogno di far evolvere ulteriormente questo percorso: innanzitutto abbiamo sostituito la parola “potere” con “co-creazione”; proprio perché il primo termine ha spesso una connotazione negativa abbiamo preferito scegliere un termine più vitale. Inoltre, dopo i primi incontri facilitati da una persona del direttivo, abbiamo deciso di coinvolgere attivamente le persone associate nel proporre alcune attività di esplorazione del tema, dando il loro contributo in base alle proprie competenze professionali ed esperienze di vita.


Siamo solo agli inizi di questo cammino, che proprio per questo abbiamo voluto chiamare “processo”: un lento incedere, andando come a tentoni, senza una mèta ben definita, ma con la curiosità e voglia di esplorare, tenendo le due citazioni in apertura come bussola per camminare.


Il nostro scopo, da una parte, è quello di fare in modo che ciascuna persona associata si riprenda il proprio potere, invece che delegarlo al presidente o al direttivo, e, dall’altra, co-creare insieme strade nuove e vitali, per essere davvero artefici di un cambiamento, che sia spiritualmente radicale, cioè vada alle radici dell’energia creativa presente in ognuno di noi, come recita la seguente citazione di Fox:

La gola è simile a un canale generativo attraverso cui i nostri pensieri più profondi, le nostre speranze più recondite, i nostri sogni e poemi più intimi vengono alla luce. Passando attraverso la gola e la laringe essi divengono realtà nel mondo. Ma questo può accadere solo se il nostro canale generativo è aperto e libero. (Matthew Fox, Sins of the Spirit. Blessings of the Flesh)

Gli incontri sono rivolti ai soci e alle socie. Le prossime date saranno:

21 marzo
11 aprile
16 maggio
20 giugno

dalle ore 20.30 alle 22.00

PS: le date dei prossimi incontri sono ancora da stabilirsi. Ve le comunicheremo a breve. Buona estate.


Partecipazione

Il processo avviene online sulla piattaforma Zoom.

Il link di acesso verrà inviato via mail a tutte le persone associate.

A chi non è ancora soci@, e desidera partecipare, chiediamo di compilare il modulo per la richesta di adesione all’associazione e versare 20 euro di quota annuale all’IBAN: IT 73 K 03075 02200 CC8500609234

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